Un’area naturalistica suggestiva nel comune di Cervarese Santa Croce, dove è possibile trascorrere una bella giornata sui prati e all’ombra di alberi maestosi e per i più curiosi, visitare il Museo Archeologico del Fiume Bacchiglione, con importanti reperti delle popolazioni antiche locali della pianura alluvionale.
I manufatti esposti sono di eta’ preromana e romana, e sono stati rinvenuti nel fiume tra Cervarese Santa Croce e Ponte San Nicolo’. Altre sale ospitano oggetti ceramici di eta’ medioevale e moderna, mentre la sezione Geomorfologia accoglie le due “piroghe” monossili datate all’VIII secolo d. C., in legno di quercia, rinvenute nel 1972, nel Bacchiglione, nei pressi del ponte di Selvazzano Dentro.
Completa la sezione un percorso cartografico che consente di comprendere l’evoluzione idrografica del territorio.
Il castello fu eretto in posizione strategica, al confine tra i territori di Padova e di Vicenza e lungo il Bacchiglione, importante via commerciale. La sua parte più antica, la torre, risale all’XI secolo.
Fu uno dei pochi castelli ad essere risparmiati dalle devastazioni di Ezzelino III da Romano. Nel 1324 il comune di Padova lo donò a Nicolò da Carrara, per aver difeso la città durante le lotte contro Cangrande della Scala.
I Carraresi vi attuarono importanti lavori di restauro, agendo in particolare sulla cinta muraria e sulla merlatura della torre.
Con il passaggio di Padova alla Serenissima perse ogni importanza militare. Non cadde però in rovina poiché, dato in affitto e poi acquistato dalla famiglia Vendramin, fu convertito in base commerciale per la raccolta del legname proveniente dai boschi vicini, che poi veniva inviato ai cantieri veneziani via fiume. I Vendramin vi aggiunsero anche un mulino natante, che funzionò sino all’Ottocento.
Dal 1979 appartiene alla provincia di Padova, che lo ha rivalorizzato allestendovi il Museo archeologico del fiume Bacchiglione.
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